K202. Enri De Luca, Non ora, non qui

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Ho una edizione I Narratori Feltrinelli del 1989, comprata il 7 Agosto 2000 ad Urbino. Marche. Letto 8 Agosto Urbino – 27 / 28 Agosto Cecina Mare Casa Mia. 

…dove l’ingombro che si è gli uni per gli altri costringeva a continui scansamenti (pag. 10)

Non ho visto al mondo replica di tale fiducia verso di me. In quel punto dovetti sapere per la prima volta che il male è irreparabile e non c’è modo di risanare un torto qualunque cosa si faccia dopo. Non c’è rimedio al di fuori di non commetterli e non commetterli è opera …la più ardua e segreta in mezzo al mondo… (pag. 26)

Il mare non può levarmi niente, non può lavarmi più. Siamo sporchi ambedue, vecchi, feriti. (pag. 35)

Per me i giorni amati furono quelli dove l’impossibile rimase conservato nel cuore e non quelli che lo realizzarono. (pag. 49)

Si cresce tanto, chiudendo gli occhi ogni tanto, si cresce sentendo d’improvviso molta distanza da tutte le persone (pag. 50)

Sorrideremo dei nostri vizi, quali quelli di darci per scontati, come se dovessimo esserci sempre come il suono delle campane, come se dovessimo morire insieme ed essere nati insieme, sempre: vizio venuto perché un piccolo spago di giorni si sgomitolava e ci faceva ritrovare. Povera abitudine: raro che uno si accorgesse che l’altro era cambiato dalla sera prima. Raro che ci si accorgesse che il suo umore metteva una pausa diversa tra il giorno già pronto e il buon giorno scambiato, che un sogno aveva sforzato gli zigomi, che un’ombra mai avuta cadeva dalla lampada sulla guancia. Sorrideremo del vizio che ci fa vedere uguali e capiremo i fitti nostri mutamenti e stupiremo che siamo stati così numerosi. Capiremo…questo ci accadrà per una volta. Potrei scendere a questa fermata e incontrarti.(pag. 53)

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